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Come funziona Clubhouse? Facebook Contrattacca

Clubhouse è il fenomeno di inizio 2021, in Italia e all’estero. Questo social “audio-based” è ormai “sulla bocca di tutti”, e sono sicuro che anche tu ne abbia già sentito parlare; tuttavia, probabilmente non hai ancora ben chiaro cosa sia o come funzioni, né tantomeno se possa fare al caso tuo. Per fortuna, sei capitato nel posto giusto.

Ma mentre ti starai cimentando a questa nuova app, magari anche grazie a questa guida, devi sapere che Mark Zuckerberg ha annunciato lo sviluppo di nuove app e strumenti da integrare in Facebook che saranno basati sull’esperienza audio degli utenti. Stiamo parlando di una nuova rivoluzionaria “fase” incentrata a contrastare l’ascesa e la notorietà di Clubhouse offrendo delle soluzioni “social audio” provenienti da Facebook. Di tutto questo ne parleremo in seguito.

Cos’è

Clubhouse è una rete sociale interamente basata sulla voce. No, non hai capito male: su questa piattaforma non si comunica con foto o video, ma solo attraverso la voce. È una grande novità nel mondo dei social, dove hanno sempre dominato i contenuti visivi, e non c’è dubbio che questa particolarità stia contribuendo al successo di Clubhouse, che offre agli utenti la possibilità di sperimentare qualcosa di diverso e innovativo.

Questa applicazione è stata lanciata nell’aprile 2020 ed ha subito riscosso una discreta adesione, tanto che, a dicembre 2020, contava già 600.000 utenti registrati. La consacrazione è arrivata nel gennaio 2021, quando Elon Musk, tramite un tweet, ha dato appuntamento su Clubhouse ai suoi follower. Da quel momento in poi, l’ascesa è stata velocissima e sembra, almeno per il momento, inarrestabile.

Come funziona

La struttura di Clubhouse è piuttosto singolare: al suo interno, ci sono delle stanze virtuali in cui i presenti comunicano tra loro attraverso dei messaggi vocali. Un’altra peculiarità di questo social è che tutto avviene in diretta e niente viene registrato.

Cosa implica questo? Innanzitutto, se entri in una stanza quando la conversazione è già in corso da un po’, non hai modo di recuperare quello che è stato detto prima del tuo arrivo, e non ti resta che provare a inserirti nel discorso già avviato. Inoltre, una volta chiusa la stanza, non resta alcuna traccia dei messaggi vocali scambiati, né delle persone che hanno partecipato.

All’interno di ogni stanza, esistono 3 diversi ruoli:

  • Moderatore: ha il compito e la responsabilità di gestire la discussione in corso;
  • Speaker: è stato abilitato per poter parlare liberamente;
  • Ascoltatore: partecipa silenziosamente alla conversazione, ascoltandola e chiedendo di poter intervenire attraverso il pulsante “Alza la mano”.

Come registrarsi

A rendere Clubhouse così cool è (anche) il suo essere elitario. Infatti, almeno per il momento, Clubhouse funziona solo su invito: per poterci entrare, qualcuno che ha già un account deve invitarti e renderti parte di questo mondo.

Una volta che hai scaricato l’app e accettato l’invito ricevuto, puoi creare il tuo profilo e iniziare a divertirti.

Primi passi

Ok, adesso sei ufficialmente su Clubhouse. Cosa puoi fare? Beh, molte cose! Tanto per cominciare, puoi a tua volta invitare altre persone, contribuendo a rendere la community di questo social sempre più ampia e variegata. Poi, naturalmente, puoi completare il tuo profilo, scegliendo una foto e inserendo una breve Bio. L’unica cosa che non puoi cambiare è il nome utente, scelto in fase di registrazione e impossibile da modificare in un secondo momento.

Ovviamente, come in ogni social, una parte fondamentale consiste nel seguire altre persone, siano esse amici, personaggi famosi o influencer. Infine, non ti resta che entrare nelle stanze che ti interessano, limitandoti ad ascoltare oppure, quando ti va, intervenendo per dire la tua.

Anche tu stesso puoi creare una stanza: assegna un titolo ad essa, in modo da far capire agli altri utenti quale sarà l’argomento principale, dunque attendi che qualcuno si colleghi.

A chi è rivolto

Una “nota dolente” di Clubhouse, è che è disponibile soltanto per gli utenti che dispongono di un dispositivo iOS. Insomma, se usi iPhone o iPad, non avrai alcun problema ad accedervi; ma, se il tuo smartphone/tablet ha come sistema operativo Android, non puoi fare altro che pazientare ancora un po’.

La società che sviluppa e mantiene Clubhouse ha recentemente annunciato che sta lavorando per renderlo disponibile a tutti, anche a chi adopera Android. Non è ancora stata annunciata una data precisa.

Rischi correlati

Per quanto Clubhouse sia un social a mio parere interessantissimo e che ti consiglio vivamente di provare, non bisogna dimenticare che presenta alcuni rischi.

Il fatto che niente venga registrato, infatti, è positivo da una parte, in quanto permette a chiunque di esprimersi liberamente, ma è anche molto pericoloso per lo stesso motivo: tutti possono dire tutto, senza alcun timore di eventuali ripercussioni. Questo aspetto non è sfuggito a coloro che stanno creando – soprattutto negli Stati Uniti, ma non solo – stanze a tema razzista o in cui viene incitata la violenza sulle donne.

Il mio augurio è che la società si adoperi in fretta per individuare un sistema di controllo, che possa bloccare e combattere episodi di questo tipo. Nel frattempo, fai attenzione alle stanze in cui entri e buon divertimento!

Confrontarsi, Facebook si fa sentire

Se da un lato il poter crescere grazie a innovazioni social, distribuite da piccole, medio aziende, può sembrare profittevole, c’è da dire che quelle ormai più grandi nel settore, per non dire enormi, sono sempre con le orecchie a punta, e osservano la concorrenza. Quando un app esce sul mercato digitale e diventa presto virale, raccogliendo milioni di persone, c’è una azienda che tende a farsi notare sempre; Facebook. Ebbene Mark Zuckerberg lo ha fatto anche in passato acquistando Instagram, WhatsApp, Oculus VR. 

Questa volta però è diverso, Facebook entra in diretta competizione con Clubhouse, attraverso il lancio di Live Audio Rooms. Ecco l’annuncio ufficiale nella serata del 19 aprile 2021. Ma non solo, infatti ha dichiarato l’uscita di altre due mosse per sfruttare l’audio in modo semplice e coinvolgente:i Podcast e Soundbite. E c’era da aspettarselo, dopo che anche Twitter, col lancio di “Spaces”, aveva intrapreso questa strada. A differenza di quanto avviene con Clubhouse, gli utenti saranno in grado di registrare le conversazioni e distribuirle successivamente. Prevista inoltre la possibilità di far pagare una somma per l’ingresso nelle stanze, di volta in volta oppure attraverso una sottoscrizione periodica. I creatori saranno in grado di monetizzare il loro impegno anche raccogliendo denaro tramite Stars, metodo offerto dalla piattaforma per ricevere “mance” dal pubblico.

Vediamoci Chiaro

Abbiamo detto che Facebook riceverà la sua iniezione di audio, quindi agli utenti sarà offerta la possibilità di registrare brevi messaggi vocali e pubblicarli nella sezione Notizie, così come già avviene per foto, video e testi.

Ci sarà poi la visione “social audio” made by Facebook che sfiderà apertamente Clubhouse. Zuckerberg non lo ha detto chiaramente, ma potrebbe riferirsi alla nuova app chiamata Hotline in fase di sviluppo, che permetterà agli utenti di interagire con la voce in diretta all’interno di stanze virtuali.

Verrà introdotto anche un prodotto software per il podcast che verrà collegato direttamente a Spotify. Non è però chiaro se sarà uno strumento a sé stante o se sarà un’integrazione migliorata dei podcast di Spotify all’interno dell’universo Facebook.

Il lancio temporale di queste “suite audio” realizzate da Facebook non è stato definito, ma è probabile attendersele nel corso dei prossimi mesi.

In considerazione del tipo di prodotti descritti e della loro complessità, è possibile pensare che le registrazioni audio all’interno della sezione Notizie arriveranno per prime; anche per introdurre la futura presenza della voce degli utenti nel mondo di Facebook sfruttando come trampolino il social storico, che nel 2020 ha registrato oltre 2,7 miliardi di utenti attivi mensilmente.

 

Fr3nkMara

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