Cinema

Cosa abbiamo imparato da How I Met Your Mother? Ecco i top 10 momenti

How I Met Your Mother è una serie che, oltre alle risate, riesce ad insegnare tanto.

Creata da Carter Bays e da Craig Thomas e trasmessa dal 2005 al 2014 sul network americano CBS (mentre in Italia è stata trasmessa dal 2008 in chiaro su Italia1 e dal 2006 su Sky su FOX), la sitcom How I Met Your Mother (in Italia E alla fine arriva mamma!) si è conclusa nel 2014 negli Stati Uniti dopo nove stagioni.

Aggiungiamo che la sitcom di CBS How I Met Your Mother ha ottenuto anche finalmente uno spin-off, dal titolo How I Met Your Father, (letteralmente “Come ho incontrato tuo padre”) creata dagli stessi Bays e Thomas insieme a Emily Spivey e all’attrice, sceneggiatrice e regista Greta Gerwig, che interpretava anche il ruolo della protagonista.

How I Met Your Mother e i suoi insegnamenti

Ci sono delle serie tv che, una volta finite, ci lasciano la malinconica sensazione di dover lasciare un amico. How I Met Your Mother è una di queste. Una di quelle serie che non rimane chiusa nei minuti di una puntata, ma esce fuori, entra a far parte della tua vita. Esattamente come un buon amico, si intrufolerà nel nostro linguaggio, nei nostri pensieri.

Ma come ogni buon amico, How I Met Your Mother ci ha lasciato qualcosa, ci ha insegnato qualcosa. Cerchiamo quindi di ripercorrere 10 lezioni di vita che How I Met Your Mother ci ha regalato nel corso delle stagioni.

1) Anatra o coniglio?

Cosa è meglio, anatra o coniglio? E’ un acceso dibattito che sorge tra Ted, Robin, Lily e Marshall nella 5×15 a partire dalla celebre illusione ottica. Ted aveva proposto questa figura come metafora per le relazioni: puoi guardare l’immagine per ore vedendoci un coniglio, finché un giorno casualmente non scopri che raffigura un’anatra. Allo stesso modo si può radicalmente cambiare idea su una persona, passando dall’odiarla all’esserne attratti. Il problema nasce dal fatto che Marshall associa la figura positiva all’anatra e quella negativa al coniglio, mentre il resto del gruppo è convinto del contrario.

Ma c’è veramente differenza tra anatra e coniglio? L’immagine non è altro che un’illusione, raffigura entrambi gli animali allo stesso tempo. D’altra parte, non esiste un verso giusto e uno sbagliato, sono semplicemente due facce della stessa medaglia. Succede anche con i personaggi della serie, che all’inizio sono semplici, stereotipati: Ted è il romantico senza speranza, Robin la ragazza indipendente e forte, Barney il donnaiolo divertente, Lily e Marshall la coppia perfetta. Solo conoscendoli meglio, nel corso delle stagioni, scopriamo le loro sfaccettature, le loro complessità, i loro punti di forza e le loro debolezze. Ci sono momenti in cui ci sorprendono, ci deludono, passano da anatra a coniglio o viceversa.

Ma alla fine, ognuno di loro, ognuno di noi, è un insieme di contraddizioni, un’immagine variegata e complessa, un’anatra e un coniglio: e ognuno di questi aspetti va bene, va accettato, e qualcuno lo apprezzerà.

2) Gli amici rendono tutto più Leggendario

Sicuramente la premessa dello show è il racconto di come Ted ha conosciuto “la madre”. Tuttavia il risultato è la lunga, coinvolgente storia di un affiatato gruppo di amici. Prima del grande amore, Ted (così come gli altri) affrontano numerose relazioni, più o meno durature e importanti. Quello che rimane però costante è il meraviglioso legame di amicizia che lega i cinque ragazzi.

Dalle poltrone del McLaren’s Pub alle bizzarre strade di New York, nei momenti più divertenti così come in quelli più tristi e toccanti, l’amicizia è l’aspetto fondamentale di ogni storia che Ted racconta. E’ al primo posto sempre, è fondamentale per ogni scelta che intraprendono. E’ un legame così sincero e coinvolgente che ci sentiamo parte di esso. A tratti diventa quasi sin troppo invadente, ma rimane l’aspetto più emblematico e iconico dell’intera serie.

E’ facile rivedere nei protagonisti di How I Met Your Mother la propria comitiva di amici, è bello vederli crescere e cambiare senza mai perdersi. Si crea una rete di scherzi interni, un linguaggio a parte, un’intesa fatta anche solo di sguardi. Forse è anche per questo che vedere How I Met Your Mother è sempre un conforto, un momento piacevole in cui sentirsi a proprio agio, proprio come succede con un bel gruppo di amici. Ma soprattutto, non dimentichiamo mai: “Tutto quello che farete nella vita non sarà così leggendario se non avrete con voi degli amici”.

3) L’importanza delle storie

Un modo interessante di guardare How I Met Your Mother è tenere in conto che tutto ciò che vediamo è filtrato dalle parole di Ted. Di conseguenza non possiamo ritenere tutto reale al 100%: ci saranno momenti in cui la memoria di Ted sarà falsata, scene che ha deciso di non raccontare ai propri figli e anche elementi distorti dalla sua soggettività. Tutto questo non fa che rendere la trama più interessante ed entusiasmante.

Le storie sono un elemento fondamentale di How I Met Your Mother, poco importa che siano vere o meno. Ted è bravissimo nel trasformare l’episodio (relativamente breve e semplice) del suo incontro con la mamma in una storia lunga, complessa, intrecciata e contorta. Ma sono bellissime (anzi, leggendarie) le storie che racconta Barney sulle sue strampalate avventure o sulle origini del Bro Code. Sono esilaranti le storie di Robin sulla sua infanzia in Canada e quelle di Lily e Marshall sui loro anni al college.

Sono ricordi che si intrecciano e si arricchiscono nella memoria e nel racconto del nostalgico Ted, che difende e conserva ogni dettaglio del suo passato con cura. E così anche i ricordi più dolorosi si inseriscono in una storia più ampia, in un intreccio più complesso, e assumono così un senso più profondo. How I Met Your Mother ci ricorda quanto siano potenti e importanti i ricordi, ma anche quanto possano essere potenti le storie. Un mezzo antichissimo, un valore da proteggere: quello del saper raccontare, il saper trasformare il ricordo in una meravigliosa storia, che sia vera o meno poco importa, ma così entusiasmante da coinvolgere tutti, dai due figli bloccati sul loro divano, a noi spettatori incollati allo schermo.

4) Si possono avere priorità diverse

Ogni personaggio di How I Met Your Mother ha una propria, forte individualità: hanno lavori, obiettivi e desideri diversi. Ognuno ha un proprio sistema di valori e le proprie priorità, che a volte entrano in contrasto con quelle degli altri. A volte è proprio a causa di queste divergenze che nascono liti o finiscono relazioni all’interno della serie.

Basti pensare a quando Ted e Robin si lasciano perché si rendono conto di avere obiettivi di vita troppo diversi: il primo si vede nel futuro come un padre di famiglia, la seconda si immagina in Argentina. Spesso Robin si troverà a dover scegliere tra i propri affetti e la carriera, e quasi sempre darà la precedenza a quest’ultima. Ma anche Ted farà di tutto per perseguire i propri obiettivi: tanto nel suo lavoro da architetto quanto nel suo progetto di avere una famiglia. Barney, allo stesso modo, cercherà sempre di conciliare ogni svolta della sua vita con il suo innato bisogno di spazi e di libertà. E infine Lily e Marshall, che spesso sono alle prese con il cercare compromessi tra la vita di coppia e la propria individualità.

Ogni personaggio lotta per difendere la propria individualità e le proprie priorità. Lo notiamo soprattutto con Ted, che spesso si torva a mettersi in dubbio durante le sue relazioni: quando Victoria gli chiede di rinunciare all’amicizia con Robin, quando Zoey è intenzionata ad impedire l’abbattimento dell’Arcadia e quindi la costruzione del suo palazzo, quando la stessa Robin gli propone delle prospettive di vita a lui estranee, ma sceglie sempre di rimanere fedele a se stesso. Lo capiamo anche quando Marshall rinuncia al remunerativo posto da avvocato per dedicarsi all’ambientalismo.

How I Met Your Mother ci ricorda che nella vita si possono avere priorità diverse, e quanto talvolta questo possa creare difficoltà. Eppure, ci insegna come rimanere se stessi è sempre la scelta più appagante, quanto sia importante rimanere saldi nei propri obiettivi: che siano un’eccellente carriera da giornalista o incontrare la donna della propria vita.

5) Non bisogna accontentarsi

Prima di incontrare la mamma, Ted affronta diverse relazioni. Più volte è convinto di aver trovato la donna della propria vita, per poi ricredersi. Se avesse sposato Robin, Victoria o Stella, non avrebbe mai incontrato Tracy. Si sarebbe accontentato di un amore diverso da quello ideale.

E’ la teoria del Lebenslangerschicksalsschatz che spiega Klaus, l’uomo che avrebbe dovuto sposare Victoria. La traduzione di questa complessa parola tedesca è il regalo del destino della vita”. Le altre relazioni di Ted sono a loro modo profonde, intense, ma sono “la cosa che è quasi quello che vuoi ma non esattamente”. Sono situazioni in cui accontentarsi. Klaus, invece, è fermamente convinto che basti attendere, e il vero amore arriverà.

Il Lebenslangerschicksalsschatz è descritto con una serie di sensazioni fisiche, istintive, qualcosa che “ti riempie e ti svuota allo stesso tempo”. Non si può costruire e non è razionale, si prova soltanto. In quel momento comprendiamo che tutte le complicazioni, i compromessi, le delusioni, le incomprensioni delle relazioni di Ted sono dovute al fatto che si stava accontentando di persone che non erano adatte a lui. Bisogna invece avere pazienza, attendere il regalo che il destino ha in serbo per noi: arriverà per tutti il Lebenslangerschicksalsschatz, magari col suo ombrello giallo in mano.

6) Credere nel destino e saperlo piegare

Ted è un incredibile sognatore: crede strenuamente in un destino che ha in serbo per lui qualcosa di importante. Ne ricerca i segnali, le tracce. Si affida spesso più al suo istinto e ai suoi sogni che alla razionalità. Con il passare delle stagioni, dopo una serie di delusioni amorose subite, Ted inizia a diventare più scettico: si convince quasi che quella donna che tanto aspetta non arriverà mai, che tutti i suoi sogni e progetti sono vani.

Lo confessa anche a Robin in un bellissimo dialogo, in cui ammette di essere diventato più cinico, di non cogliere più nelle situazioni della vita dei segnali per lui: “Ho smesso di crederci”. E’ proprio Robin, una donna spesso fredda e razionale, a convincerlo a tornare a credere nel destino e nella chimica: “Se c’è la chimica ti manca soltanto una cosa: il tempismo“.

La verità è che Robin non crede nel destino, ma conosce bene Ted. Sa che per lui inseguire dei segnali universali, credere in un piano più alto, è l’incentivo per plasmare il proprio destino. Quando crede in un obiettivo, Ted è capace di fare cose incredibili pur di raggiungerlo: che sia organizzare un appuntamento di soli due minuti o rubare un corno blu. Ted deve credere nel destino perché il suo animo romantico e sognatore è ciò che lo rende così speciale, e gli permette di costruire da sé il futuro che vuole. Dopotutto non dimentichiamolo: con Ted ha funzionato persino la danza della pioggia.

7) Corno blu o ombrello giallo?

How I Met Your Mother racconta diversi tipi di amore e di relazioni: da quella longeva e stabile di Lily e Marshall, a quelle libere e stravaganti di Barney. Esistono varie forme di amore, che si esprimono in modi molto diversi. Per Ted, l’amore ha due simboli ben precisi: un corno blu e un ombrello giallo.

Le discussioni sul finale di serie nascono proprio da qui, dalla scelta tra questi due aspetti. Da una parte l’ombrello giallo: è Tracy, la mamma, l’amore del destino e delle favole. Tracy è esattamente la donna che Ted ha sempre sognato, è la sua esatta metà, la sua anima gemella. L’ha attesa per anni, è come se la amasse ancor prima di incontrarla. E’ il lieto fine che aspettiamo per 9 stagioni: quando si incontrano Ted la riconosce subito. Le chiede di sposarlo dopo un anno e Tracy non lo lascia neanche finire di parlare. Il loro amore è naturale e semplice, romantico e perfetto.

Dall’altro canto c’è il corno blu: l’eterno e complesso amore per Robin. Anche qui un amore nato subito, ma finito altrettanto presto. Un amore fatto di eterni ritorni, di dubbi, di litigi, di divergenze. Che non si concretizza subito ma che si costruisce, giorno per giorno. Fatto di gesti eclatanti e lunghe pause. Forse anche più realistico, meno sognante, più concreto. Che fino alla fine ci pone il dubbio: è veramente amore? Ed è mai veramente finito?

La verità è che l’amore assume varie forme e si può esprimere in mille modi. A volte non basta rubare un’intera orchestra, altre volte serve solo un ukulele che suona La vie en rose. Per il resto, la scelta sta ad ognuno di noi: ombrello giallo o corno blu?

8) Ogni storia insegna qualcosa

Nella prima puntata della prima stagione, Ted dichiara il proprio amore a Robin al loro primo appuntamento, facendola così scappare. Soprattutto nelle prime stagioni, Mosby ha un grande difetto: desidera così tanto una relazione perfetta, ha così tanta fretta, è così innamorato dell’amore stesso, che non riesce ad aspettare.

Prima di poter incontrare Tracy, Ted deve imparare ad attendere. Deve maturare e capire cosa vuole realmente, cosa desidera. Tutte le strane vicende, tutte le storie e anche tutte le delusioni che vive nel corso delle nove stagioni lo aiutano in questo, lo preparano. Per questo nel raccontare “come ho conosciuto vostra madre” deve iniziare dai nove anni precedenti: ogni momento è un tassello fondamentale per arrivare a capire perché Tracy è la persona perfetta nel momento ideale, l’esatto pezzo mancante nel puzzle.

Una delle scene più belle di How I Met Your Mother è quella in cui Ted immagina di correre a casa di Tracy per conquistare quei 45 giorni in più con lei. E’ una scena ancora più straziante conoscendo il finale. Ma non può e non deve avere indietro quel tempo: Ted non avrebbe potuto incontrare Tracy 45 gioni prima, né anni prima. Deve prima conquistare e perdere Robin, trovare e lasciar andare Victoria, farsi lasciare all’altare da Stella, lottare per Zoey. Deve imparare da ogni esperienza e da ogni caduta, prima di essere pronto e maturo per il suo grande amore della vita.

9) Saper lasciar andare

La lezione più importante che Ted deve imparare prima di conoscere la mamma è il saper lasciare andare. Nell’ultima stagione tutti i protagonisti sono ormai adulti e pronti ad iniziare un nuovo capitolo della propria vita. Devono soltanto lasciar andare il passato. Marshall e Lily sono ormai immersi nella loro vita da genitori. Barney dimentica le sue scappatelle per sposare Robin, pronta a sua volta a rinunciare alle sue insicurezze e paure.

Ted è arrivato ad un punto della sua vita in cui è pronto ad abbandonare tutto e ricominciare da capo. E’ pronto a dire addio ai suoi amici, alla sua routine, per trasferirsi e iniziare un nuovo percorso. Lascia andare le sue illusioni e le delusioni, il suo passato. Lascia andare soprattutto Robin, rinunciando definitivamente alla possibilità di tornare con lei. Solo a quel punto, il destino o chi per lui gli permette di incontrare Tracy: la persona perfetta con cui condividere questa nuova vita.

How I Met Your Mother ci racconta come i legami siano importanti, i ricordi fondamentali ed è bello naufragare nella nostalgia. Ma bisogna lasciar andare. Le storie passano, le persone crescono, le situazioni si evolvono. Si imparano delle lezioni, si cambia. E’ inutile rimanere attaccati alle stesse persone e cose di sempre, a volte bisogna saper fare spazio per le novità. Solo a quel punto si è veramente pronti ad una nuova vita: nel caso di Ted, all’amore definitivo e perfetto di Tracy.

10) Tornare a casa

Ci sarebbero tante altre cose da dire su How I Met Your Mother. Su come ogni personaggio si sia evoluto nel corso delle stagioni facendoci immedesimare e affezionare. Sulle canzoni di Robin Sparkles che ci ritroviamo sempre a cantare. Sulle scene che più ci hanno fatto ridere e quelle che ogni volta riescono a commuoverci: perché nonostante sia una bellissima sit-com, è impossibile non piangere il padre di Marshall o quell’istante infinito di Barney.

Si potrebbe discutere quale sia il personaggio migliore: su quanto Barney sia iconico e Robin a tratti ambigua, sull’adorabile Marshall, il romantico Ted e la vivace Lily. Si può valutare quale sia la relazione migliore nella serie, se Robin sia più adatta a Barney o a Ted. Se quel finale sia veramente così terribile e se la storia di Tracy sia stata liquidata troppo in fretta.

Ma c’è una grande cosa che abbiamo imparato da How I Met Your Mother, così banale che sicuramente sarà capitato a tutti di pensarci, prima o poi, nella vita: dopo le 2 di notte non succede mai niente di buono. Quando scoccano le 2, tornate a casa e andate a dormire.

Fr3nkMara

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