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NBA 2K17
Informazioni sul gioco
L’estate appena trascorsa è stata molto movimentata per tutti gli appassionati di NBA. Archiviate le Finals più belle degli ultimi anni, con i Cleveland Cavaliers in grado di compiere un’impresa straordinaria battendo i favoritissimi Golden State Warriors dopo essere stati sotto per 3-1 e vincendo la decisiva gara 7 in trasferta, i grandi sconfitti della stagione hanno spiazzato tutti riuscendo ad assicurarsi Kevin Durant, uno dei tre migliori giocatori della lega, per rinforzare una squadra già capace di stabilire il record di vittorie in una singola regular season. La curiosità degli appassionati è tanta e tutti aspettano l’inizio del campionato per vedere se qualcuno sarà in grado di battere questi nuovi Warriors che si candidano ad essere una delle squadre più forti della storia della NBA. I tifosi non sono i soli ad aspettare l’inizio di questa nuova stagione, anche gli appassionati di videogiochi sportivi avevano cerchiato sul calendario la data del 16 Settembre, giorno di uscita del nuovo capitolo della saga di NBA targata 2K, ormai da anni considerata la miglior simulazione sportiva sul mercato. L’attesa era tanta, con molte persone che si chiedevano se NBA 2K17 potesse migliorare ulteriormente dopo anni ai massimi livelli.
Gameplay
Punto forte della serie è sempre stata l’elevata attenzione posta sul gameplay, da sempre ad altissimi livelli. Per NBA 2K17 i ragazzi di Visual Concept hanno lavorato per correggere e migliorare tutte le problematiche emerse durante la scorso anno, in modo da offrire un gameplay quanto più simile a quello reale. La prima modifica che salta subito all’occhio è il tiro, con ogni conclusione, dal classico tiro da tre punti ai semplici layup, da effettuare con un certo tempismo. A differenza di quanto avveniva in passato, questo nuovo sistema permette di influenzare direttamente le conclusioni più difficili, come le penetrazioni in mezzo al traffico, donando un’arma importante ai giocatori più esperti che potranno esibirsi in tiri sempre più difficili. Altro parametro da tenere in considerazione è quello della mira: nel caso decidessimo di tirare con il Pro Stick, il movimento della levetta andrà ad influenzare la parabola del tiro, con il margine di errore che si riduce notevolmente, visto che ci obbliga a disegnare traiettorie perfette per mandare a bersaglio la nostra conclusione.
Ottimo infine il lavoro fatto sui livelli di difficoltà del gioco, con la CPU che all’aumentare della difficoltà non diventa quindi infallibile realizzando ogni conclusione tentata, ma diventa semplicemente più furba e brava, giocando gli schemi adatti per contrastare la nostra difesa, sistemando le rotazioni per mettere in campo giocatori che si accoppiano bene con i nostri e così via. Questo, insieme al buon lavoro sugli indicatori di gioco, rende NBA 2K17 il miglior titolo della saga per quanto riguarda la giocabilità pura.
MyCareer
Ricchissima come sempre l’offerta delle modalità. Iniziamo parlando di MyCareer, la classica carriera giocatore che, dopo anni ad altissimo livello, non ci aveva convinto nello scorso capitolo. Per NBA 2K17 i ragazzi di Visual Concept hanno abbandonato Spike Lee e la sua storia, troppo lineare e incentrata sulla vita di un giocatore fuori dal campo da gioco, offrendo una trama più leggera ma non per questo meno appassionante. Protagonista della nostra storia sarà il nostro personaggio, stella dell’high school e del college catapultato nel mondo NBA con il carico di responsabilità che tocca a una prima scelta di una squadra. La storia della NBA è però costellata dalle imprese di una coppia di giocatori, pensiamo solo a Pippen e Jordan o Kobe e Shaq, e anche in NBA 2K17 troveremo il nostro alter ego che ci accompagnerà per tutta la nostra carriera: Justice Young, che potremo arrivare a controllare in campo nel caso riuscissimo a stringere un forte legame con lui. Oltre a Justice, animale da palestra sempre pronto ad allenarsi per migliorare, troveremo Denver Levins (giocatore proveniente dall’Europa con il quale stringeremo un forte rapporto fuori dal campo), la nostra ragazza, il nostro agente e tanti altri ancora, dal barbiere ad altri giocatori NBA.
Per il resto troviamo le stesse novità viste lo scorso anno, con le sessioni di allenamento singole e di squadra per farsi notare dall’allenatore e migliorare le proprie caratteristiche, gli eventi con gli sponsors per guadagnare moneta virtuale da spendere per migliorare i propri attributi e altro ancora. A differenza di quanto visto in passato, la longevità ci è parsa molto più lunga e le cutscene più diluite nel tempo: al momento in cui scriviamo siamo arrivati a giocarci i playoff al primo anno e tutta la storia non è quasi ancora entrata nel vivo, segno che serviranno parecchie ore per completarla. Con il nostro giocatore potremo poi scendere in campo su MyPark, modalità che porta lo spirito dei campetti all’interno del gioco e nella quale potremo disputare tornei 3vs3 personalizzati, match a scommessa e molto altro, con i giocatori migliori che passeranno ore e ore per scalare le classifiche con i propri compagni di squadra.
My GM
MyGm si ripresenta ai nastri di partenza di NBA 2K17 con il solito carico enorme di novità. Se in NBA 2K16 la grossa novità era la possibilità di spostare una squadra in un’altra città, in questa edizione troviamo la lega di espansione, funzionalità che ci permetterà di aggiungere squadre alle 30 predefinite NBA. Una volta entrati in MYGM, ci verrà chiesto se vorremo giocare con le classiche squadre NBA o aggiungerne altre fino ad un massimo di sei, scegliendo tra squadre create dagli utenti o magari aggiungendo qualche formazione di Eurolega, ora presenti con i roster aggiornati a questa edizione. Aggiungere una squadra al mondo NBA avrà ripercussioni molto importanti, da una sorta di Draft in cui dovremo scegliere quali giocatori mettere a disposizione per un’eventuale chiamata dal team appena arrivato, alla percentuale di ottenere una prima scelta nella lottery, dal calendario delle partite alla griglia dei playoff.
Giocare tutte le 82 partite della stagione regolare è molto stancante e molti utenti, per forza di cose, si trovano a dover simulare le partite meno importanti. Proprio per rispondere alle esigenze di queste persone, magari più interessate all’aspetto manageriale che al disputare partite, i ragazzi di Visual Concept hanno rivoluzionato il sistema che gestisce le rotazione della squadra ed è ora possibile decidere quali giocatori avere in campo nei minuti precisi della partita, scegliendo ad esempio di far rifiatare parte del quintetto base solo tra il nono minuto del primo quarto e il terzo del secondo. Particolarmente carina infine la funzione squadre rivali che aumenta l’intensità e il calore del pubblico nelle partite più importanti o contro le squadre che vantano rivalità storiche, con un Celtics vs Lakers decisamente più sentito da tifosi e giocatori rispetto ad un Lakers vs Raptors. Per gli amanti del gioco online con gli amici, MyLeague online si ripresenta con numerose nuove modifiche che terranno incollati i giocatori per molto tempo, tra persone che sceglieranno di puntare su giovani matricole da sviluppare nel corso delle stagione ed altre che punteranno a reclutare i migliori giocatori possibili vista l’impossibilità di mantenerli insieme per diverse stagioni.
My Team
MyTeam, la risposta dei ragazzi di 2K a quell’Ultimate Team visto sui titoli EA, torna con un carico di novità anche in NBA 2K17. Prima di tutto un’informazione importante: a differenza degli scorsi capitoli, in cui giocare online era un’impresa a causa del forte lag nelle partite, non abbiamo riscontrato particolari problemi nel portare a termine i vari incontri, con i rari momenti di difficoltà causati da problematiche sulla nostra connessione. La prima grossa modifica a MyTeam da cui dobbiamo per forza di cose partire è la valutazione dei giocatori: sul finire della scorsa edizione non era raro imbattersi in squadre formidabili ricche di giocatori con valutazione spaventose, con giocatori di medio livello come Jr Smith con versioni da 98 di valutazione. Il risultato era quello di non avere più una reale differenza tra i giocatori in campo e proprio per questo i ragazzi di Visual Concept hanno deciso di rivoluzionare la formula: ogni versione base dei giocatori è stata infatti fortemente depotenziata, con il risultato che i due migliori giocatori, Curry e LBJ, partono da un “misero” 85 rispetto al 90+ dello scorso anno, donando maggiore importanza alle varie carte speciali che usciranno nel corso della prossima stagione. Così come per MyCareer, anche in My Team avremo il concetto di coppia, con alcuni giocatori che riceveranno importanti boost alle statistiche quando si troveranno sul parquet con i loro compagni storici (pensate solo a Klay e Steph per i Warriors). Novità anche per BlackTop, i 3vs3 tramite i quali schierare un giocatore del nostro roster e altri due scelti casualmente dal gioco. A differenza di quanto visto la scorsa edizione, questa volta pescheremo solo da giocatori con valutazione minima pari ad oro, dandoci maggiori possibilità di schierare in campo tre giocatori di altissimo livello che ci aiuteranno a vincere le varie partite per sbloccare così ricchi premi. Così come nelle scorse edizioni, ritroviamo poi le sfide veloci, utili per guadagnare moneta virtuale, i premi per completare la collezione di determinate squadre (ora nettamente migliori rispetto alla passata edizione) e le divisioni tramite le quali ottenere premi diversi a seconda del numero di vittorie che riusciremo ad ottenere.
A tutta questa mole immensa di contenuti si affianca un comparto grafico di primo livello. Detto in precedenza delle animazioni, anche i modelli dei giocatori hanno subito lievi ritocchi per una maggiore fedeltà alle controparti reali. Buono il lavoro anche sui colori delle divise, in passato a volte quasi sbiadite e ora maggiormente simili a quelle vere. Dove il gioco ha fatto però passi da gigante è nel contorno alle partite, con una lunga serie di novità che ai più passeranno in secondo piano ma contribuiscono a restituire una vera riproduzione dell’esperienza NBA. I ragazzi di Visual Concept hanno infatti lavorato su ogni arena per renderla unica e ben riconoscibile, riproducendo l’illuminazione di ogni arena, con alcune che tengono ben visibile solo il campo e altre che invece illumininano tutto il palazzetto, inserendo i suoni personalizzati di fine periodo e arrivando addirittura a copiare il suono del rimbalzo del pallone su ogni diverso tipo di parquet. Se tutto questo non vi basta abbiamo una telecronaca dinamica a tre voci che cambia a seconda del luogo in cui disputeremo la partita e 11 nuovi commentatori a bordo campo. A tutto questo si aggiunge una gestione migliore della regia delle partite, con replay più puntuali e inquadrature migliori durante la presentazione delle squadre che contribuiscono a creare la sensazione di trovarsi di fronte ad una partita reale e non ad un semplice videogioco
Sviluppatore: Visual Concepts
Editore: 2K