Lo sviluppatore di PlayerUnknown’s Battlegrounds ha annunciato che 15 persone sono accusate di programmare hack per PUBG e impossessarsi dei dati di ignari giocatori.
Tramite la pagina ufficiale di Steam di PlayerUnknown’s Battlegrounds, la PUBG Corp. ha annunciato che gli sforzi per contenere e possibilmente azzerare il fenomeno dell’hacking nel celebre titolo battaglia reale stanno dando i loro frutti.
Lo sviluppatore ha spiegato che prendono il fenomeno del cheating molto seriamente e che costituisce una violazione delle leggi che proteggono il diritto d’autore in patria e che grazie a un aggiornamento che contiene nuove misure di sicurezza hanno aiutato le autorità a identificare 15 sospettati di programmare hack e cheat per PlayerUnknown’s Battlegrounds, sospettati che, se le accuse fossero confermate, si sono arricchiti vendendo gli hack per PUBG sul mercato illegale.

Lo sviluppatore ha anche fornito una traduzione in inglese di alcuni estratti dai media locali che parlano dell’argomento e che dicono, in breve, che questi 15 sospettati sono attualmente stati arrestati e multati per circa 1 milione e mezzo di dollari. Altri sospettati sono poi sotto indagine.
Alcuni di questi oltre a sviluppare contenuti che infrangono il diritto d’autore hanno realizzato un vero e proprio cavallo di Troia con cui possono controllare il PC dei giocatori, scansionare i loro dati ed estrarre contenuti illegalmente.
Fonte Segment Next
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