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Miglior smartphone cinese: guida all’acquisto

Un tempo, venivano identificati con il termine, a metà tra il dispregiativo e lo scettico, di cinafonini. Oggi, la situazione è radicalmente cambiata: uno smartphone cinese è considerato alla pari dei dispositivi realizzati dagli altri grandi marchi. Pian piano, questi dispositivi stanno rosicchiando importanti fette di mercato in tutto l’occidente, o quasi. Merito di una buona qualità costruttiva e di una politica commerciale molto aggressiva che, nella gran parte dei casi, permette di risparmiare alcune decine di euro a parità di specifiche.

Provare a capire qual è il miglior telefono Android proveniente dalla Cina, però, non è sempre semplice. Sul mercato europeo e italiano, ci sono infatti decine di marchi differenti, e riuscire a destreggiarsi tra le varie offerte e caratteristiche tecniche, potrebbe darti più di qualche grattacapo. Con questa guida all’acquisto, ti aiuterò ad individuare i cellulari più qualitativi per fascia di prezzo, così da poter acquistare il dispositivo che meglio si adatta alle tue necessità e al tuo budget. Vediamo dunque cosa ci riserva il mercato.

Miglior smartphone cinese: guida all’acquisto

 

Quando bisogna scegliere uno smartphone cinese, è buona norma valutare svariati parametri tecnici prima dell’acquisto. Ciò è fondamentale, al fine di non ritrovarsi con un telefono poco adatto alle proprie necessità.

A seconda delle tue esigenze, però, alcune caratteristiche avranno più importanza di altre: se ad esempio cerchi un telefono che ti consenta di lavorare, dovrai tenere in considerazione la quantità di RAM e la grandezza del display. Se vuoi scattare foto belle per Instagram, devi controllare le specifiche del comparto fotografico. Invece, se il tuo obiettivo è il mobile gaming, dovrai verificare quale SoC monta il cellulare che intendi acquistare e la quantità di RAM installata.

Per aiutarti, nel prossimo paragrafo, ho voluto indicarti quali sono le caratteristiche che devi assolutamente tenere in considerazione nella fase di scelta. E allora dai, diamo “bando alle ciance” e cominciamo subito.

Sono affidabili gli smartphone cinesi?

Questa è ormai una domanda che, da anni, è argomento quotidiano di discussione per migliaia di utenti. Quante volte infatti, anche tu, ti sei chiesto se gli smartphone cinesi sono affidabili? Da questo punto di vista, è bene ricordare che, da quando il primo cinafonino ha fatto la sua comparsa sul mercato occidentale, “di acqua sotto i ponti ne è passata” davvero tanta.

L’affidabilità di questi prodotti è ormai pari a quella dei marchi più blasonati. Certo, non puoi aspettarti che uno smartphone da 200 euro possa avere la stessa qualità costruttiva e le stesse prestazioni di uno da 800 euro. Tuttavia, a parità di prezzo, si può dire che (spesso) uno smartphone cinese dispone di migliori componenti hardware rispetto alla concorrenza.

In questo caso, peraltro, è bene ricordare la “parabola” di alcuni produttori, fra tutti Huawei e OnePlus. Questi due brand infatti sono da considerare in ogni caso nella fascia alta del mercato, sia per hardware che per supporto software.

Allo stesso modo, anche l’appetibilità dei prodotti Xiaomi e Oppo è notevolmente più alta rispetto al passato. Questo è dovuto a una sorta di propensione verso il mercato occidentale che ormai quasi tutti i produttori hanno fatto propria.

Come scegliere lo smartphone cinese

 

La maggior parte degli utenti, quando si appresta ad acquistare un nuovo dispositivo, non analizza a fondo le caratteristiche tecniche che lo accompagnano. Una scelta d’impulso, anche se spesso può rivelarsi corretta, nasconde a volte degli aspetti negativi.

Proprio per questo motivo, ho deciso di mostrarti quelle che, secondo me, sono le basi su come scegliere uno smartphone cinese.

Qualità del display

Fino a qualche anno fa, la qualità dello schermo degli smartphone cinesi lasciava molto a desiderare. Questo dettaglio, però, è stato notevolmente migliorato, e ora, questi dispositivi non hanno nulla da invidiare ad altri di marchi, nemmeno a quelli d’élite.

La grande novità di questo periodo è che, finalmente, anche gli schermi AMOLED hanno fatto il loro ingresso nella fascia bassa del mercato. Certo, si tratta di modelli più economici rispetto a quelli di punta, ma che possono comunque regalarti grandi soddisfazioni.

Se vuoi puntare al top però, i display AMOLED degli smartphone cinesi di fascia alta, hanno una marcia in più. Al di là della risoluzione, che può essere più o meno simile, a strabiliare è senza dubbio la taratura dei colori e la loro brillantezza. I neri inoltre sono praticamente perfetti, e in alcuni casi, ti aiuteranno anche a risparmiare un po’ di batteria.

Non dimenticare infine che, proprio grazie agli schermi AMOLED, è stato possibile inserire il lettore d’impronte digitali direttamente sotto il display.

Processore e GPU

Ti ricordi i tempi in cui gli smartphone cinesi utilizzavano dei processori poco conosciuti e a volte poco affidabili? Bene, dimenticalo, perché gli attuali dispositivi elettronici hanno fatto dei passi da gigante su questo fronte. La maggior parte dei prodotti Xiaomi, OnePlus o Oppo utilizza infatti le CPU Qualcomm Snapdragon, una vera garanzia in questo ambito. Allo stesso modo, quindi, anche le GPU, ovvero i processori che si occupano della parte grafica, hanno raggiunto delle ottime performance.

A differenza dei PC, però, non è possibile scegliere la scheda grafica utilizzata. Questa, invece, viene accoppiata a un determinato tipo di processore. Per la fascia alta, ti consiglio di scegliere la CPU Snapdragon 855, la più potente attualmente in circolazione, che utilizza la GPU Adreno 640. Nella fascia media, sta spopolando la serie di processori Snapdragon 700, accoppiata in questo caso alla parte grafica Adreno 618 o Adreno 616. Infine, se stai cercando uno smartphone cinese economico, puoi puntare soprattutto sui processori Snapdragon 675 e 660. Questi sono accoppiati rispettivamente alle GPU Adreno 612 e 512, che garantiscono comunque delle buone prestazioni.

In questo ambito, l’unica alternativa è rappresentata da Huawei e Honor, che utilizzano i processori proprietari Kirin. Ah, quasi dimenticavo: Redmi Note 8 Pro, presentato a Settembre 2019, sfrutta la CPU Mediatek Helio G90T, che, secondo i primi test, è equivalente alla controparte Snapdragon 730. Questo potrebbe essere un grande ritorno in ambiente mobile, poiché Mediatek era stata un po’ accantonata dai marchi più blasonati.

Fotocamera

Gli smartphone cinesi, Huawei a parte, sono ancora un passo indietro rispetto alla concorrenza. Va anche detto però che, soprattutto Xiaomi, offre delle caratteristiche tecniche che i competitor vendono a prezzi ben più salati. Un esempio fra tutti, è sicuramente Xiaomi Mi Note 10, che presenta un sensore da ben 108 MP. Questo, oltre ai numeri sensazionali, ha raccolto 121 punti nei test di DxOMark (e non è poco).

Tutti gli smartphone ormai offrono un sistema a più fotocamere, che ti permette di scattare foto più che dignitose in ogni condizione di luce. A fare da apripista in questo ambiente, è stato Xiaomi Redmi Note 7, il primo dispositivo economico ad utilizzare una fotocamera da 48 MP. In generale, quindi, tutti gli smartphone che ti presenterò fra poco offrono delle buone prestazioni fotografiche.

Ricorda sempre però che un modello da 300 euro non potrà mai avere le stesse prestazioni di uno da più di 1000 euro. Anche se il numero di Megapixel è lo stesso, infatti, questo non significa che lo siano anche le componenti interne della fotocamera. In ogni caso, se seguirai i miei consigli, ti garantisco che avrai delle belle sorprese anche in questo ambito.

RAM e memoria interna

Gli smartphone cinesi, in quanto a RAM e memoria interna, non hanno nulla da invidiare a modelli ben più costosi. Quasi tutti i dispositivi offrono ormai 64 GB di memoria interna, per di più di tipo UFS 2.1, ovvero decisamente veloce. Queste caratteristiche sono anche accompagnate dall’espansione di memoria (ma non sempre, purtroppo). Tanti modelli, infatti, consentono di inserire, oltre alla SIM, una micro SD, grazie alla quale è possibile aumentare lo spazio di archiviazione.

OnePlus è stato il primo marchio a proporre un dispositivo con 3 GB di RAM nel 2013. Da quel momento in avanti, è stata una vera e propria corsa ad offrire RAM sempre più veloci e sempre più capienti. Una buona memoria volatile ti permetterà infatti di ottimizzare le prestazioni dello smartphone e di poter utilizzare più app contemporaneamente senza lag. Ormai, a meno che non cerchi un dispositivo super economico, il minimo di RAM da scegliere è 4 GB. Ciò non toglie però che tu possa optare anche per 6, 8 o ben 10 GB di RAM, così da avere prestazioni fulminee.

Sistema operativo e Launcher

Nonostante tutti gli smartphone cinesi utilizzino il sistema operativo Android, i produttori sono soliti personalizzare il software, includendo una differente interfaccia grafica rispetto a quella stock, che prende il nome di launcher. Altre volte, invece, viene rivista completamente la distribuzione di AOSP, creando così un vero e proprio fork di Android, che prende il nome di distribuzione (o distro).

Per essere più preciso, ora ti fornirò un elenco delle distribuzioni Android cinesi più importanti:

  • OxygenOS: è la versione personalizzata di Android sviluppata da OnePlus. Punta su semplicità e velocità degli aggiornamenti;
  • MIUI: anche Xiaomi ha deciso di puntare molto su di un design minimal, introducendo però anche tante funzionalità extra, che sembrano essere molto apprezzate dagli utenti;
  • EMUIHuawei e Honor basano il loro sistema operativo Android su EMUI, che include un launcher proprietario e tante funzioni avanzate;
  • ColorOS: utilizzata a bordo di Oppo e Realme, ultimamente sta conquistando davvero tanti utenti nel mercato esterno alla Cina. Il suo stile è molto simile a quello di iOS, molto curato e colorato.

Inoltre, devi sapere che sul Play Store sono presenti, sotto forma di applicazioni, tantissimi launcher personalizzati. Uno dei migliori è sicuramente Nova, ma le alternative a tua disposizione sono pressoché infinite.

Valori SAR

valori SAR rappresentano le emissioni elettromagnetiche di ogni smartphone. Per avere questi risultati, vengono effettuati dei severi test di laboratorio. Generalmente, gli smartphone cinesi presentano delle emissioni SAR più alte della media, a causa dei processi costruttivi utilizzati, dei materiali e delle componenti.

Attento, però: questo non significa che i dispositivi di questo tipo siano pericolosi. La legislazione europea stabilisce infatti un valore ben preciso che, se superato, impedisce allo smartphone di essere commercializzato. Il limite SAR europeo attuale è di 2 W/kg rispetto ad una massa di 10 grammi. Per maggiori informazioni, consulta la wikipage del tasso d’assorbimento specifico (in italiano).

Huawei, da questo punto di vista, rappresenta senza dubbio un’inversione di tendenza rispetto a Xiaomi e OnePlus, ma i suoi prodotti sono anche notevolmente più costosi.

Altre caratteristiche

Riassumendo quello che ti ho detto fino a questo momento, credo che tu abbia capito che, nella maggior parte dei casi, se vuoi acquistare uno smartphone cinese devi accettare dei compromessi. Il fatto che siano generalmente meno costosi di altri modelli implica che, da qualche parte, il produttore abbia dovuto risparmiare (almeno in linea teorica).

Soprattutto i dispositivi di fascia media e di fascia bassa, tralasciano un po’ la qualità della fotocamera. Potrai comunque realizzare scatti godibili in tutte le situazioni, ma non certo all’altezza dei top di gamma.

Per quanto riguarda gli smartphone cinesi di fascia medio-alta, invece, questo discorso non vale più come prima. Un parziale aumento dei prezzi ha portato anche un miglioramento delle prestazioni generali.

Miglior smartphone cinese sotto i 100 euro

Chi ha detto che sia necessario che tu spenda molto per avere uno smartphone di buona qualità fra le tue mani? Se il tuo obiettivo è quello di chiamare, mandare messaggi e avere un’ottima autonomia, gli smartphone cinesi sotto i 100 euro sono perfetti per questo scopo.

Xiaomi Redmi Go

Xiaomi Redmi Go è uno smartphone ultra-economico. Si tratta infatti della nuova famiglia di dispositivi Android Go, pensati per i mercati emergenti, ma perfetti anche per chi non ha troppe pretese. Nella parte anteriore, troverai un display da 5″, di tipo IPS e con risoluzione HD+. Il processore utilizzato è invece Snapdragon 425, accompagnato da 1 GB di RAM e 8/16 GB di memoria interna, comunque espandibile tramite micro SD.

Non farti spaventare dalla dotazione hardware. Il sistema operativo di Redmi Go è infatti ottimizzato per offrire buone prestazioni anche in queste condizioni. La fotocamera posteriore da 8 MP, invece, è adatta ad un utilizzo piuttosto basico: ciò non toglie, però, che tu possa godere di scatti più che sufficienti per i social network (in condizioni di luce favorevoli). Infine, la batteria da 3000 mAh ti garantirà un’ottima autonomia.


Xiaomi Redmi 8A

 

Nonostante sia uno smartphone estremamente economico, Xiaomi Redmi 8A ha fatto dei buoni passi avanti rispetto al passato. A migliorare, è stato sicuramente lo schermo, che ora utilizza un’unità da 6.22″ di tipo IPS.

All’interno dello smartphone è poi presente l’ultimo processore di fascia bassa di Qualcomm, ovvero Snapdragon 439. Questo, anche se con soli 2 GB di RAM e 32 GB di memoria interna espandibile, si comporta più che bene durante l’utilizzo quotidiano.

La fotocamera frontale invece, da 8 MP, può andare bene per i selfie al volo e poco di più. Niente di sensazionale nemmeno per la fotocamera posteriore che, grazie al sensore da 12 MP, riesce comunque a regalare scatti più che sufficienti. Ottima infine l’autonomia, grazie alla batteria da 5000 mAh.


Miglior smartphone cinese sotto i 250 euro

Gli smartphone cinesi sotto i 250 euro sono la rivelazione degli ultimi due anni. Questi dispositivi riescono a combinare un hardware discretamente potente con dei prezzi accessibili a tutti. In questa fascia di prezzo, poi, anche le fotocamere offrono dei risultati davvero interessanti.

Xiaomi Redmi Note 8T

Redmi Note 8T prende tutto quello di buono che Redmi Note 7 aveva e lo perfeziona. Si tratta infatti di uno smartphone cinese economico, ma che sa dare il meglio di sé in qualsiasi situazione.

La prima cosa che ti colpirà, è sicuramente lo schermo da 6.3″ full HD+, di pregevole fattura. Nel notch a goccia, è incastonata una buona fotocamera da 13 MP, versatile e ben definita. La fotocamera posteriore sfrutta invece il fattore wow. Fra i quattro sensori però, quello che veramente impressiona è il principale da 48 MP. Per chiudere in bellezza infine, non manca una batteria da 4000 mAh, ormai un must per Xiaomi.

Come processore invece è presente Snapdragon 665, bilanciato e adatto anche al gaming leggero. Sul fronte della memoria, troverai 4 GB di RAM e 64 GB di memoria interna, espandibili tramite micro SD.


Realme 5 Pro

Stai cercando un’alternativa valida a Xiaomi? Allora, Realme 5 Pro potrebbe essere la scelta giusta. Si tratta infatti di uno smartphone cinese ben realizzato e dalle prestazioni solide. A garantire ottima fluidità, ci pensa infatti il processore Snapdragon 712, che può lavorare in tandem con 4 o 8 GB di RAM. Non mancano ben 128 GB di memoria interna, scelta che faranno molto felici gli utenti più esigenti.

Più che buone le fotocamere. Quella frontale utilizza un sensore da 16 MP nella media della categoria. Più valida invece quella posteriore, che punta molto su 4 sensori dei quali il principale può contare su 48 MP.

Nota positiva anche l’autonomia, con una batteria da 4035 mAh. Prima di acquistarlo, però, valuta bene il sistema operativo basato su ColorOS, che, per alcuni utenti, è ancora troppo acerbo.


Huawei Mate 20 Lite

Huawei Mate 20 Lite, presentato a 399 euro, è ora disponibile a un prezzo molto più umano. Si tratto di uno smartphone economico davvero performante, grazie al processore Kirin 710 che lavora in tandem con 4 GB di RAM e 64 GB di memoria interna espandibile. Nella parte anteriore, è presente un bel display da 6.3 pollici con risoluzione Full HD+, mentre la fotocamera frontale da 24 MP è integrata nel notch.

La fotocamera posteriore è invece composta da due sensori, rispettivamente da 20 e 2 MP. Questi, grazie anche ad un software particolarmente evoluto, ti permetteranno di ottenere scatti più che buoni in tutte le condizioni di luce. Non manca infine una batteria da 3750 mAh, una compagna ideale anche nelle giornate più stressanti. Da non sottovalutare la presenza del chip NFC, spesso escluso in questa fascia di prezzo.


Honor 10

Honor 10 è uno smartphone con ormai “un po’ di vita sulle spalle”, ma se proposto ai prezzi attuali, assume un senso tutto nuovo. Questo dispositivo si basa infatti sul processore Kirin 970, che già da solo vale la cifra richiesta. A questo, dovrai poi aggiungere una RAM da 4 GB e una memoria interna da 64 GB.

Ciò che è veramente interessante, è però la qualità fotografica. Honor 10 integra infatti nella parte posteriore due sensori da 24 e 16 MP, che, coadiuvati dal software AI, regalano scatti davvero ottimi. La fotocamera frontale, invece, utilizza un sensore da 24 MP, comunque più che buono.

La batteria è infine da 3400 mAh. Non una cifra mostruosa, ma comunque adatta a raggiungere la sera anche nelle giornate più stressanti.

 


Xiaomi Redmi Note 8 Pro

Quest’anno, Xiaomi ha voluto alzare un po’ l’asticella della fascia bassa del mercato, presentando Redmi Note 8 Pro. Si tratta di un dispositivo che traccia una linea di discontinuità con i prodotti di questo tipo, votato persino al gaming. Il merito è del processore Mediatek Helio G90T e dei 6 GB di RAM, che garantiscono ottime prestazioni e consumi ridotti. Non manca la memoria interna espandibile.

Sul fronte delle fotocamere, i numeri sono davvero interessanti, grazie soprattutto al sensore posteriore da 64 MP. Nella realtà, questo si traduce però in una certa delusione.

La qualità è sopra la media per il prezzo, ma l’hype attorno a questo particolare era davvero alto. Buone notizie invece per l’autonomia, garantita da una batteria da 4500 mAh.


Huawei P30 Lite

Ora che è disponibile a circa 200 euro, Huawei P30 Lite diventa davvero appetibile in questa fascia di prezzo. Si tratta infatti di uno smartphone a cui non manca nulla, ma che è stato proposto con un costo troppo alto in fase di lancio.

Molto bello lo schermo, anche se IPS, che presenta una diagonale di 6.15″ e una risoluzione full HD+. La fotocamera anteriore è annegata nel notch a goccia e con i suoi 24 MP garantisce foto più che buone in tutte le situazioni.

Nella parte posteriore, è invece presente un triplo sensore da 48 MP, molto buono sia di giorno che di notte. Niente male nemmeno parlando di prestazioni, grazie al processore Kirin 710. Sul fronte della memoria, trovi invece una dotazione classica, con 4 GB di RAM e 128 GB di memoria interna.

Buona l’autonomia, anche se forse, al posto di quella da 3340 mAh, poteva essere utilizzato un modello più capiente.


Miglior smartphone cinese sotto i 400 euro

Gli smartphone cinesi sotto i 400 euro sono da sempre “terreno di caccia” per Xiaomi. Il gigante orientale, infatti, punta molto su questa fascia di prezzo, con dispositivi che sono cresciuti notevolmente nel tempo dal punto di vista qualitativo.

Oppo Reno 2Z

Oppo Reno 2Z si integra davvero bene nella fascia media del mercato, grazie a un prezzo davvero aggressivo e prestazioni incoraggiati. Reno 2 Z si basa infatti sul processore Helio P90, accompagnato da ben 8 GB di RAM e 128 Gb di memoria interna. A colpire nel segno, ci pensa anche lo schermo borderless, di tipo AMOLED e con sensore di impronte integrato.

La fotocamera anteriore, a scomparsa, sfrutta a suo vantaggio un sensore da 16 MP, nella media per qualità fotografica. Di ottimo livello invece quello posteriore, che utilizza una fotocamera da 48 MP, accompagnata da altre 3 da 8, 2 e 2 MP. Sopra la media l’autonomia, con una batteria da 4000 mAh.


Xiaomi Mi 9T Pro

Con Mi 9T Pro, Xiaomi è riuscita a compiere davvero un ottimo lavoro, inserendo nella fascia media del mercato uno smartphone cinese, a cui non manca davvero nulla. Questo modello si basa infatti sul processore Snapdragon 855 con 6 GB di RAM e 128 GB di memoria interna, ed è un vero mostro in quanto a prestazioni.

A convincere, poi, è anche lo schermo da 6.39″ di tipo AMOLED, che non presenta né notch né fori. La fotocamera anteriore infatti, da 20 MP, è di tipo popup.

Nella parte posteriore invece sono presenti ben 3 sensori. Il principale, da 48 MP, si comporta egregiamente in tutte le situazioni, mentre quelli accessori, da 8 e 13 MP, completano nel miglior modo le funzionalità fotografiche di Mi 9T Pro.

Con tutta questa potenza, sei preoccupato per l’autonomia? Non devi, perché la batteria da 4000 mAh ti porterà sempre a fine giornata.


Realme X2

Realme X2 è uno dei modelli di smartphone più riusciti dell’omonima azienda cinese. Si tratta infatti di un dispositivo versatile e votato al gaming, grazie all’ottimo processore Snapdragon 730G, 8 GB di RAM e una memoria interna da 128 GB espandibili.

La parte anteriore è simile a tanti altri modelli in questa fascia di prezzo e utilizza infatti un pannello AMOLED da 6.4″ con sensore delle impronte integrato. A fare differenza, è invece la fotocamera anteriore, da ben 32 MP.

Sul retro, invece, sono state montate ben 4 fotocamere. La principale, da 64 MP, si comporta molto bene, ma ha forse bisogno di un po’ di “affinamento” della parte software. Gli altri sensori sono di scarsa utilità (a dire il vero ed a mio avviso), anche se, in alcune occasioni, potrebbero risultare un piacevole passatempo.

Per chiudere in bellezza, è presente una batteria da 4000 mAh, che riesce a coprire senza problemi un giorno abbondante di utilizzo.


Huawei Mate 20

A questo prezzo, anche Huawei Mate 20 inizia a essere uno smartphone davvero appetibile. Si tratta infatti di un dispositivo solo di un gradino inferiore alla versione Pro, in grado di offrire ottime prestazioni.

Mate 20 si presenta ai tuoi occhi con un pannello da 6.53″ con risoluzione Full HD+, che integra, nella parte superiore, una fotocamera da 24 MP. Il processore utilizzato è invece il Kirin 980, affiancato da 4 GB di RAM e 128 GB di memoria interna.

Il vero capolavoro, però, è presente nella parte posteriore, dove trova spazio la tripla fotocamera sviluppata in collaborazione con Leica, che dispone di tre sensori da 12, 16 e 8 MP. Infine, se l’autonomia per te è un fattore da non trascurare, sarai sicuramente contento di sapere che a bordo è presente una batteria da 4000 mAh.


Honor View 20

Spesso sottovalutato, Honor View 20 offre in realtà un bilanciamento prezzo/prestazioni che potrebbe stupirti. Le soluzioni tecniche utilizzate per questo smartphone sono particolarmente innovative, a partire del foro sul display per ospitare la fotocamera anteriore da 25 MP. Per non parlare del pannello, di tipo IPS e da 6.4″, in grado di garantire una visione sempre perfetta e colori brillanti.

Il processore utilizzato è il Kirin 980, stesso modello dei “cugini” Huawei, accompagnato anche questa volta da 6 GB di RAM e 128 GB di memoria interna.

A stupire è però la fotocamera posteriore, che ha totalizzato ben 111 punti su DXOMARK. Questa è composta da un sensore principale da 48 MP, che collabora con un sensore ToF per calcolare al meglio i tempi e le modalità di scatto. Non delude nemmeno l’autonomia, grazie alla batteria da 4000 mAh.


 

 

Miglior smartphone cinese sotto i 600 euro

In questa fascia di prezzo, la competizione inizia a farsi più interessante. Gli smartphone cinesi sotto i 600 euro sono infatti in grado di offrire anche qualche ex top di gamma a un prezzo molto più basso rispetto a quello del lancio.

Huawei Mate 20 Pro

Impossibile in questa fascia di prezzo non prendere in considerazione Huawei Mate 20 Pro. Si tratta infatti di un dispositivo ancora “sulla cresta dell’onda” e con prestazioni da primo della classe.

Le componenti hardware utilizzate si basano sul processore Kirin 980, un vero mostro di potenza, accompagnato da 6 GB di RAM e 128 GB di memoria interna. Il display utilizzato è invece di tipo OLED, da 6.39 pollici e con un notch che integra la fotocamera anteriore da 24 MP.

Se sei un appassionato di fotografia, è però la parte posteriore quella a cui devi prestare più attenzione. Nel “quadrato” della fotocamera sono infatti presenti tre sensori davvero incredibili, da 40, 20 e 8 MP, che garantiscono prestazioni al top in tutte le condizioni di luce. Non manca poi una batteria da 4200 mAh, che scaricare a fine giornata sarà davvero difficile.

 


Realme X2 Pro

Realme X2 Pro sta diventando una certezza per chi cerca prestazioni assolute senza spendere molto. Si tratta infatti di uno smartphone cinese con tanta sostanza, grazie al processore Snapdragon 855+ e 8 GB di RAM, per un utilizzo davvero senza limiti. A colpire positivamente è anche il display AMOLED, da 6.5″ e con sensore d’impronte digitali integrato.

Anche il lato fotografico non va sottovalutato, sebbene Realme X2 Pro non sia un “cameraphone”. Si comportano abbastanza bene sia il sensore anteriore, da 16 MP, che quello posteriore principale, da 64 MP. Riguardo gli altri sensori, invece, valgono le stesse considerazioni fatte per il fratello minore.

Per concludere, a bordo troverai anche una batteria da 4000 mAh, che non ti abbandonerà mai durante la giornata.


OnePlus 7

A una prima occhiata, OnePlus 7 non riesce a stupire come hanno fatto invece i suoi predecessori. Studiando però più attentamente le caratteristiche tecniche, questo smartphone non va assolutamente sottovalutato.

La piattaforma si basa infatti sul processore Snapdragon 855+, 8 GB di RAM e 256 GB di memoria interna. Già questa combinazione, vale tutti i soldi del prezzo. Va poi aggiunto un ottimo schermo Optic AMOLED da 6.41″, anche in questo caso con sensore d’impronta integrato sotto il display.

La fotocamera anteriore, sistemata nel notch a goccia, utilizza un sensore da 16 MP, mentre quella posteriore è stata notevolmente migliorata. A “farla da padrone”, c’è infatti un sensore fotografico da 48 MP, accompagnato da un sensore di profondità da 5 MP. Nella media l’autonomia, con una batteria da 3700 mAh.


Huawei P30

Gli smartphone Huawei solitamente si svalutano con molta velocità, e questo P30 ha già raggiunto un prezzo davvero interessante. Si tratta di un modello particolarmente maneggevole, grazie allo schermo OLED da 6.1″, dove troverai anche la fotocamera anteriore da ben 32 MP.

Il processore è l’ottimo Kirin 980, che coadiuvato da 6 GB di RAM, non teme nessun tipo di utilizzo. La memoria interna è invece da 128 GB, perfetta anche per gli utenti più esigenti.

Nonostante questo modello non eguagli P30 Pro dal punto di vista fotografico, i 3 sensori presenti nella parte posteriore regalano grandi soddisfazioni. Si tratta infatti di una triade da 40 MP, 16 MP e 8 MP, combinazione perfetta rispetto al prezzo.

Buona la batteria da 3650 mAh, anche se, a mio avviso, Huawei poteva fare uno sforzo maggiore su questo fronte.


Xiaomi Mi Note 10

Ancora una volta, Xiaomi è riuscita a stupire il mondo, grazie a Mi Note 10. A bordo, è infatti presente la prima fotocamera da 108 MP che, oltre a grandi numeri, garantisce anche grandi prestazioni fotografiche. I test di DxOMark infatti, hanno stabilito che questo smartphone si merita ben 121 punti, dietro solo a Mate 30 Pro.

Il resto della dotazione hardware è da medio di gamma, ma garantisce comunque ottime prestazioni. Il processore è infatti Snapdragon 730G, accompagnato da 6 GB di RAM e 128 GB di memoria interna.

Molto bello anche il display AMOLED, con bordi curvi e una diagonale da 6.47″. Sulla parte anteriore, c’è una fotocamera anteriore da 32 MP. Niente male nemmeno per quanto riguarda gli altri sensori, da 8 MP, 12 MP e 20 MP, aiutati da un quinto sensore di profondità da 2 MP.

Per chiudere in bellezza, troverai anche una batteria da 5260 mAh. Ti sfido a scaricarla in un solo giorno!


Miglior smartphone cinese oltre i 600 euro

Sei pronto a conoscere i migliori smartphone cinesi presenti sul mercato? In questa fascia di prezzo, troverai infatti solo il meglio del meglio, con prestazioni eccellenti in tutti i comparti, dalla potenza bruta alla fotografia.

OnePlus 7 Pro

OnePlus 7 Pro è stata una delle rivelazioni del 2019 e, grazie al prezzo inferiore ad altri top di gamma di questo tipo, ha conquistato velocemente tantissimi utenti. A bordo, troverai un display da ben 6.67″ di tipo Fluid Amoled, con refresh rate a 90 Hz. La fotocamera anteriore è infatti a scomparsa e integra un sensore da 16 MP di ottima qualità. Il processore utilizzato è ovviamente lo Snapdragon 855, accompagnato da tagli di RAM fino a 12 GB e memoria interna da 128 o 256 GB di tipo UFS 3.0.

Il vero capolavoro però è stato fatto con la fotocamera posteriore, che basa il suo funzionamento su tre sensori da 48, 8 e 16 MP. Per capire la bontà degli scatti, dovrebbe bastarti sapere che OnePlus 7 Pro ha ottenuto ben 114 punti su DXOMARK. Non manca nemmeno un’autonomia sopra la media, grazie alla batteria integrata da 4000 mAh.


Huawei P30 Pro

Anche con P30 Pro, Huawei ha decisamente superato la concorrenza, soprattutto dal punto di vista fotografico. Questo smartphone, uno dei migliori di Huawei, punta molto sulla fotografia e lo fa alla grande, con un serie di sensori davvero incredibili. Ecco come è composta la sua fotocamera:

  • Fotocamera principale da 40 MP con f/1.6 e OIS
  • Obiettivo grandangolare da 20 MP
  • Teleobiettivo da 8 MP
  • Fotocamera ToF

Questa configurazione ha raccolto ben 116 punti su DXOMARK, un risultato davvero degno di nota.

Non vanno però dimenticati nemmeno gli altri componenti hardware, soprattutto il processore Kirin 980, i 6 GB di RAM ed i 128 GB di memoria interna.

Nella parte frontale, è poi presente un bellissimo schermo AMOLED da 6.47″, con colori brillanti e neri perfetti. Nel notch, è ospitata la fotocamera anteriore da 32 MP, decisamente sopra la media di categoria per quanto riguarda la qualità degli scatti. Infine, sotto la scocca, è stata inserita una batteria da ben 4200 mAh.


Huawei Mate 30 Pro

Il nuovo gioiellino di Huawei non è ancora presente su Amazon, ma ha già fatto parlare molto di sé. Si tratta infatti del miglior smartphone cinese in assoluto ed anche di uno dei migliori smartphone Android in commercio a partire da fine 2019/inizio 2020. Mate 30 Pro è infatti un vero e proprio “mostro di potenza”.

Questo telefono utilizza il nuovo processore Kirin 990, che lavora assieme a 8 GB di RAM per garantire prestazioni eccezionali. Non manca inoltre una memoria interna da ben 256 GB.

Degno di nota è anche il nuovo display Horizon, con una diagonale di 6.53 pollici e un pannello di tipo OLED. La sua particolarità, è quella di avere i bordi curvi, un po’ come avveniva per Galaxy S7 Edge.

Impressionanti le fotocamere posteriori, che utilizzano dei sensori in grado di scattare delle immagini perfette in tutte le condizioni di luce. Ecco il dettaglio:

  • Fotocamera principale da 40 MP con OIS
  • Teleobiettivo da 8 MP con zoom ottico 3x
  • Ultra-grandangolare da 40 MP con apertura f/1.8
  • Sensore ToF per una migliore resa dei dettagli

Rispetto al passato, come puoi notare, la fotocamera principale è stata ottimizzata notevolmente. Tant’è che essa ha preso il nome di SuperSensing Cine Camera. In questo modo, Huawei è riuscita a colmare quel gap che la vedeva ancora un po’ distante dagli altri competitor nella registrazione dei video e nella cattura degli scatti.

A tutto questo, si unisce una super autonomia, grazie alla batteria da ben 4500 mAh. Questa ti permetterà di portare a termine lunghe sessioni di utilizzo senza mai avvalerti del caricabatterie in dotazione.


OnePlus 7T Pro

L’evoluzione degli smartphone OnePlus è riuscita ancora una volta a dare “una ventata d’aria fresca” al mondo degli smartphone cinesi. La novità più grande di OnePlus 7T Pro risiede infatti nel display AMOLED da 6.67″. Questa volta, lo schermo è infatti a 90 Hz, cosa che si traduce in un’esperienza utente davvero senza rivali. A bordo invece è presente l’ormai collaudato Snapdragon 855+, con 8 GB di RAM e 256 GB di memoria interna, il meglio in circolazione.

Molto bella la fotocamera anteriore a scomparsa, che utilizza un sensore da 16 MP e riesce a mantenere completamente pulito lo schermo. Nella parte posteriore, è stata inserita una terza fotocamera, ovvero una grandangolare da 16 MP, mentre il sensore principale rimane quello da 48 MP. Passi avanti anche per quanto riguarda l’autonomia, con una batteria da 4085 mAh.


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Fr3nkMara

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